martedì 7 agosto 2007

Sulla Notte

Non ho idea di quello che si aspettava il grande Asmodai quando m'ha offerto il diritto di postare sul suo blog.

Credo che semplicemente gli piacesse quello che avrei potuto dire, a quanto meno una parte di quello che avrei potuto dire nella totalità dei miei pensieri.

Visto che non ho idea di quale delle due ipotesi è la corretta, come non ho idea se il pensiero che m'accingo ad esprimere interessi o no al caro Asmodai, o men che meno ai lettori -abituali o occasionali- di questo blog, semplicemente me ne fotto e proseguo.

Anche perchè il mio blog principale è solo in lingua inglese e mal si presta a rispondere a un post di una mia carissima amica in lingua italica. Così requisisco per fini personali, quasi utilitaristici, la parte di spazio che mi è stata offerta quì.

Anche perchè non ho assoluta intenzione di farmi un account Live ID Microsoft per poter rispondere a una conversazione.

(Bello spunto questo per i lettori abituali di questo blog, invece, magari ci si puo' scrivere qualcosa intorno, eh Asmodai?! Nel frattempo vi punto a una bella cosa che si chiama Open ID)

Ok, troppi bytes sprecati in cazzate. Qui c'è quello che la sucitata amica scrive:


Qualche giorno fa ero a mare, sotto il sole a picco, all’ora di
pranzo. Guardavo l’amichetto che avevo accanto e pensavo: se ti trovo
bello sotto questi raggi di sole così aggressivi e violenti, capaci di
mettere a nudo anche il più piccolo difetto, allora di troverò bello
sempre. Il buio invece i difetti li nasconde: un donna flaccida e spenta
può apparire intrigante e suadente, se circondata dal mistero della
notte.


Ebbene, cara, lasciami dire che ti sbagli. E di grosso, credo.

Chi mi conosce personalmente sa che faccio della notte la mia dimora, quindi un pò di esperienza nel campo ce la dovrei avere, spero, altrimenti avrei semlicemente buttato al cesso una vita.

La notte non nasconde affatto i difetti, ne nasconde i pregi, semplicemente e' un ottima lente per vedere finalmente le cose come stanno.

Non si può mentire nella notte, proprio per questo motivo, e un'occhiata basta a scoprire chi sei, senza le precondizioni delle azioni viziate in una tipica situazione diurna di routine.

Specialmente se vogliamo considerare le donne, molto spesso abituate a mentire, in questa che secondo loro e' la grande Vetrina della notte.

Si sotterrano sotto profondi strati di makeup, e schifezze/nefandezze varie, vestitini ultima moda che lasciano trasparire, oltre a qualche metro quadro di pelle di troppo, anche una bella dose di conformismo e un'alone di pesante volgarità. E il risultato è uno stuolo di ragazzine uguali, appiattite, e finalmente grazie al comportamento notturno è possibile ammirare il niente di cui sono veramente fatte.

E' questa la magia della notte: l'essere liberi di essere finalmente se stessi, ma se non si è nessuno, si finisce per essere un surrogato di qualcun'altro. E si nota come un'insegna al neon.

Guardatevi intorno: vedete una ragazza su un'insegna al neon?
Volevo ben dire.

3 commenti:

Asmodai ha detto...

mio dolce trufoletto.
Ti ho dato piena fiducia e libertà e non ne rimango deluso.
La discussione che tiri fuori è pregna di significato e interesse per tutti.
Però ahimè a essere sincero non sono del tutto d'accordo con te.
Sebbene trovo innegabile che ormai la notte sia diventata per molte/troppe donne il momento per esporre la merce e cercare di fare l'affare migliore, è anche vero che questo fatto non mi disturba assolutamente!
Anzi lo trovo gradevole.
E' vero che tali donne spesso non raggiungono lo spessore emotivo e intellettuale di una pozzanghera nel deserto durante un periodo di secca e che uno scambio di battute con esse può essere meno stimolante di rotolarsi nel letame.
Ma chissenfotte? tanto non sono quelle le donne con cui vuoi intrattenere rapporti quelle sono simpatici ornamenti da locale( o piazza) come le aiuole o le fontane.
Bisogna prendere ogni cosa per quella che e' e apprezzarla come tale. Basta cercare altrove quello che interessa.

Biappi ha detto...

Mia cara stellina.

Neanche io disdegno affatto questo "movimento", quel che disprezzo, casomai, è la velata sensazione che tali pulzelle cadano dalle nuvole con l'aplomb di una balena in calore quando il fenomeno viene appellato per quello che in realtà è: un mercimonio.

Ma non era questo il punto del post: volevo solo dire che la notte rende queste gentil puelle quello che sono , come se il delicato manto notturno rivelasse, anzichè nascondere, tali caratteristiche, fisiche e non.

Ovviamente il discorso può -e deve- essere ribaltato di generi, non me ne vogliano le lettrici femminili, visto che parlare di gentil puelle mi è più facile che parlare di esponenti del mio proprio sesso.

Asmodai ha detto...

mio caro mi spiace doverti contraddire ma il tuo qualificarti come membro del sesso masculo e' quantomeno un approssimazione!
Volendo comunque concederti questa imprecisione non posso che convenire sul resto del tuo pensiero, anche se invero ormai si tenta molto poco di nascondere questo fenomeno diffuso e ogni situazione dalla fila alle poste al parcheggiare in centro sembra diventata una passerella per mostrare la propria vacuità interiore e la propria cura esteriore.
Probabilmente i due aspetti sono inversamente proporzionali ed e' quindi necessario adoperare una politica di quel genere.
Difficile esserne certi.