mercoledì 21 novembre 2007

La dignità si sa e' solubile in alcol

Come pare essere ormai pratica mensile (e se continua cosi ancora per poco considerando il numero di caduti sul campo ogni volta), ieri si e' tenuta la commemorazione della cena di BDL che, grazie alla sola sua esistenza, ci ha dato la scusa per vederci ogni mese e ubriacarci come antilopi durante la stagione degli amori; No non la loro, quella dei leoni( si quando i leoni sono in calore sono troppo stanchi per cacciare e le antilopi ne approfittano con un mese di bagordi e di festini alcolici. Lo so e' disdicevole ma le antilopi sono fatte cosi! Squallide viziose dedite all'adorazione di dei mistificatori a cui offrono le loro anime in cambio di sesso e vino).
E oggi a quasi un giorno dall'evento, tornato in possesso di alcune delle mie funzioni basilari, (non quella di ordinare le lettere delle parole che scrivo, come possono dimostrare i miei appunti di oggi) sento che il titolo di questo post e' quanto mai drammaticamente vero.
Mentre i partecipanti ripuliscono vomito dalle tastiere dei loro computer, si rendono conto di aver abbracciato a piu riprese i propri professori in modo promiscuo, cercano disperatamente, e in modo assolutamente vano, di riacquisire la posizione eretta, io mi chiedo:
che mondo sarebbe senza alcol?
Poi a queste mie parole vedo Willy col cappio al collo e capisco che in fondo e' meglio così.
Maggiori dettagli quando le foto faranno luce sulle ore di cui nessuno ha più memoria.

lunedì 5 novembre 2007

Si stava meglio quando si stava peggio! Nuove malattie dal decorso iprevedibile.

Sabato visto che capitavano qui due amici ormai fiorentini ho colto l'occasione per sentire che novita vengono dal cuore della toscana e siamo usciti (come sovente capita) a berci una birra.
Ora per quanto una birra fra amici sia un evento piacevole ovunque, e considerando che maggiore è il quantitativo di birra assunta e migliore sembri il luogo in cui la si assume, fa comunque piacere che, ancora da sobri, non si ritenga il locale in cui ci si reca una squallida topaia.
visto e considerato che la maggior parte dei locali della zona, da sobri, sembrano la suddetta squallida topaia, la scelta è caduta, come sempre più spesso accade, su "la Plaza": un locale pseudo messicano dove servono la migliore birra scozzese della zona (si ho notato anche io il controsenso ma tantè.... che ci posso fare?).
Ora, sbrigate queste doverose premesse del tutto inutili considerando dove voglio andare a parare, mi posso dedicare tranquillamente a discutere dell'annoso problema che e' emerso dalla nostra uscita.
Puntualizzo prima pero che la sudetta sera nessuno dei presenti ha bevuto abbastanza da rendere cio che da qui a poco vi esporro dubitabile in quanto figlio di un delirio alcolico (anche se a ben pensarci sarebbe stato meglio il contrario).
Al di la dei soliti pettegolezzi (gli amici piu cari sono soliti chiamarmi "La sciapmista" per la mia passione maniacale nell'antica arte dello sparlare) la serata si è contraddistinta per l'ammissione da parte di uno dei presenti di alcune patologie dal quale è afflitto.
Tali patologie sono terrbilmente rare e debilitanti e stento ad immaginare gli infiniti problemi che nel corso degli anni debba aver incontrato per conviverci e per nasconderle agli altri i quali, sono certo, se ne fossero venuti a conoscenza, lo avrebbero con ogni probabbilità ghettizzato.
Infatti lo sventurato ragazzo che per evitare possa essere riconosciuto chiameremo con un nome di fantasia, "maccio", convive ormai da quasi 30 anni con quella che alcuni studiosi internazionali hanno definito come Cicciobellite che nel suo caso per la particolare violenza dei sintomi
viene identificata come Cicciobellite acuta.
Tale sindrome ancora oggetto di studi da parte della comunita scientifica, sbigottita per la drammaticita del morbo, si manifesta con un riflesso incondizionato dell'apparato visivo che, ogni volta in cui il corpo assume una posizione orizzontale, costringe il soggetto a chiudere gli occhi, e quindi, subitamente e senza preavviso, a dormire.
Tale comportamento come i più attenti (o anziani) di voi avranno notato è straordinariamente simile a quello di una nota bambola in voga fra le giovani fanciulle dei primi anni 80: il tristemente noto Cicciobello (tristemente perche nelle sue evoluzioni si incarno fra le altre cose in graziosi bimbetti che simulavano le piu abiette evacuazioni della natura umana), da cui prende appunto il nome questa esotica patologia.
Al di la del fatto che lo sventurato malato ha avuto problemi legali con Mattel che, sostenendo di aver brevettato il sistema meccanico alla base del funzionamento del bambolotto, pretendeva il pagamento dei diritti per violazione di copyright, tale patologia è particolarmente insidiosa in
quanto rende difficili se non impossibili alcune delle attività che normalmente si praticano in posizione orizzontale come ci ha testimoniato sgomenta (direi quasi disperata) la di lui ragazza.
La seconda patologia che ci ha esposto è indubbiamente meno rara ma non per questo meno terrificate.
Pare infatti che si tratti della "sindrome invernale".
Questa malattia che colpisce indifferentemente ambo i sessi e che pare (ma anche su questo gli accertamenti sono ancora in corso) possa essere contagiosa, in special modo fra persone che condividono la stessa camera(non è necessario che abbiano rapporti intimi), si manifesta con
una perdita di forze ogni qual volta l'individuo cerchi di abbandonare il calore del proprio letto durante l'intero arco invernale.
Tale sindrome si accompagna in alcuni casi, come ci ha descritto lo sventurato, con allucinazioni oniriche nelle quali si è convinti i fare ciò che si dovrebbe fare una volta alzatisi da letto e riconoscibili come fantasie solo quando nel tardo pomeriggio ci si ritrova ancora sotto le
lenzuola e ricolmi da un appagante senso di riposo.
Secondo la testimoniaza raccolta il soggetto ha frequentato più volte durante un solo semestre il corso mattutino di analisi con grande impegno intellettivo per poi scoprire al rientro della sua dolce 3/4 di non essersi mai alzato dal letto.
Ora che vi ho messo al corrente di queste terribili piaghe che da qui ad alcuni lustri potrebbero affliggere gran parte della popolazione terrestre (e sono certo che già alcuni di voi riconoscono i sintomi, specie della sindrome invernale) diffidate da coloro che vi circondano,
potrebbero essere portatori dei funesti morbi e quindi nemici giurati della società civilizzata.